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  1. Che cosa significa Umanesimo e Rinascimento?

  2. Perché il rinascimento sorse in Italia?

Legenda

La sfondo della scena è costituito da un’architettura grandiosa che richiama le forme e le decorazioni degli edifici di età classica.

La basilica è affollata da un’assemblea di pensatori e di uomini di scienza dell’antichità. Al centro del gruppo, rappresentati nel loro incedere solenne, figurano Platone e Aristotele che rappresentano simbolicamente i due pilastri del pensiero occidentale.

Attorno a loro, disposti su entrambi i lati, si dispongono i massimi artefici della cultura antica fra i quali si può distinguere Socrate (IV secolo a.C.), tra i maggiori filosofi dell’antichità e maestro di Platone, rappresentato nell’atto di rivolgersi ai suoi giovani discepoli.

Pitagora (V secolo a.C.), matematico e filosofo, è assistito da un fanciullo che sorregge una tavola con le notazioni musicali, mentre scrive su un grande volume.

Eraclito (V secolo), il filosofo che colse il costante mutare della realtà, il divenire, è appoggiato su un blocco di pietra in atteggiamento riflessivo. Questo famoso filosofo greco è stato rappresentato da Raffaello con le sembianze di Michelangelo.

Sdraiato sui gradini, in una posa allusiva ai suoi atteggiamenti anticonformistici, è ritratto Diogene (IV secolo a. C.). Questo pensatore sosteneva che l’uomo doveva liberarsi da tutti i bisogni indotti dalla società (come il desiderio di gloria e di ricchezza). È riconoscibile per la sua veste lacera, ma anche per la ciotola cui è legato un famoso aneddoto. La ciotola infatti era una delle poche cose che aveva conservato quando aveva abbandonato tutti i suoi beni, ma se ne liberò subito quando vide un bambino bere con le mani.

L’uomo che regge un globo che vediamo di fronte è un astronomo, forse Zoroastro; mentre quello che vediamo di spalle è quasi sicuramente Tolomeo, il grande geografo e astronomo. Il personaggio chino a scrivere sulla lavagna e circondato da giovani potrebbe essere Archimede.

Platone è facilmente riconoscibile perché porta in mano una sua opera molto studiata dagli umanisti, il Timeo, e indica il cielo con un dito alludendo al mondo delle idee. La lunga barba e i capelli bianchi sono i tratti che richiamano un famoso autoritratto di Leonardo.

Anche Aristotele regge una sua opera famosa, l’Etica, e rivolge il palmo della mano verso terra, riaffermando in contrapposizione a Platone il primato della realtà empirica.

Note

La Scuola di Atene

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